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Leggere i tempi, Culture, religioni e civiltà a confronto: venerdì a Palazzo Leoni Montanari

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 6 Aprile 2011 alle 22:36 | 0 commenti

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Istituto di Storia Vicenza  -  Erik peterson: "El mio regno non è di questo mondo"
Intervento di Michele Nicoletti - Università di Trento, Venerdì 8 aprile 2011, ore 17.30
Gallerie di Palazzo Leoni Montanari, contra' S. Corona 25 - Vicenza
«Da lui ho imparato, in modo più essenziale e profondo, che cosa sia realmente la teologia e ho provato perfino ammirazione, perché qui [nei suoi Trattati teologici] non si dice solo ciò che si pensa, ma questo libro è espressione di un cammino, che era la passione della sua vita».

Così di Erik Peterson ha detto Papa Benedetto XVI. Un commento che evidenzia la figura di questo teologo originariamente evangelico, ma convertito nel 1930 alla fede cattolica, al centro del primo incontro del ciclo "Leggere i Tempi", organizzato per il sesto anno consecutivo dall'Istituto di storia di Vicenza in stretta collaborazione e con il sostegno di Intesa Sanpaolo.
"Il mio regno non è di questo mondo" è il titolo dell'incontro fissato per venerdì 8 aprile presso la Gallerie di Palazzo Leoni Montanari, in Contra' Santa Corona 25 a Vicenza. A disegnare la figura di Peterson e i suoi scritti sarà Michele Nicoletti, professore Ordinario di Filosofia Politica presso l'Università di Trento.
"Dal recupero del ponderoso lascito di Peterson, conservato a Torino - scrive nella premessa all'incontro lo stesso Nicoletti- si è reso palese il considerevole influsso che questo pioniere esercitò su teologi come Karl Barth, Ernst Käsemann, Heinrich Schlier, Joseph Ratzinger e sulla teologia francese (Jean Daniélou, Yves Congar e altri). Gli scritti di Peterson furono a suo tempo e continuano ad essere tradotti in italiano, francese, spagnolo e inglese".
L'intervento di Nicoletti sarà intervallato, com'è ormai tradizione, da alcune brevi letture tratte dagli scritti di Peterson e lette da Adriano Marcolini.
Il ciclo di "Leggere i Tempi" proseguirà il 15 aprile con l'intervento di Andrea Celli su Luis Massignon ("Le lacrime di Agar"), il 13 maggio con quello di Francesco Leoncini su T.Garrigue Masaryk ("Un posto per i piccoli popoli") e si concluderà il 10 giugno prossimo con la relazione di Gian Luigi Beccaria su Luigi Meneghello incentrata su "Sed libera nos a malo".

Leggi tutti gli articoli su: Istituto di Storia Vicenza, Erik Peterson

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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